Ci sono persone che arrivano, apparentemente, casualmente nella nostra vita, vengono come a riscuotere, in maniera inconsapevole, il loro debito. Procurano agli altri ferite e dolori. Magari chi è stato ferito lo perdona anche e tutto sembra ritornare come prima ma poi chi ha ferito torna nuovamente a ferire. E' allora che devi lasciar andare perché non puoi far vedere la bellezza del sole a chi ha la vista accecata, come non puoi aiutare chi non sa cosa farsene del tuo aiuto e non lo vuole e neanche chi è racchiuso talmente nel proprio ego da vedere solo le proprie ragioni e non si apre al dialogo, alla chiarezza delle incomprensioni, se ce ne sono.
E' necessario perdonare sempre chi ci ferisce ma, se continua a ferirci con i suoi atteggiamenti, l'unica cosa che possiamo fare è provare compassione, perché le persone chiuse, non aperte al dialogo, le persone che procurano sempre e costantemente sofferenza agli altri, indossando, tuttavia, le maschere della bontà e della ingenuità, sono persone che difficilmente cambiano.
Spesso sono le persone che hanno ricevuto tanto da altri a comportarsi così, con ingratitudine. Sono persone che percepiscono i loro spazi invasi se vedono un altro porgere loro una mano di aiuto. Sono persone molto abili invece ad invadere gli spazi altrui e a prendersi ciò che vogliono e poi scappano via. Cercano la felicità a destra e manca ma sono incapaci di costruire delle sane e costruttive relazioni poiché spesso vedono il male lì dove non c'è e fanno il male a chi si prodiga per il bene altrui.
Ogni persona è fatta di razionalità e di cuore, ma se predomina troppo la razionalità si rischia di lasciare molte persone fuori dalla propria vita. Chi difende le proprie idee e ci si arrocca dentro si preclude la bellezza della vita e il messaggio nascosto nello scorrere della vita.
Se qualcuno mette un muro bello spesso tra noi e lei o lui allora è tempo di lasciar andare perché si può essere tolleranti, pazienti, di animo nobile ma non ci si può far continuare ad umiliare.
Ho da poco tenuto un seminario sul silenzio dove precisavo che ci sono silenzi e silenzi:::il silenzio consapevole quello che si conquista nella mente pacificata, non ha nulla a che vedere con il muro di silenzio che le persone ergono con altre persone a causa del loro carattere e del loro ego. Alla fine è una questione di educazione e l'educazione o la si è ricevuta oppure no.
La libertà, la vera libertà è la gentilezza che mostriamo verso gli altri, il trattare l'altro come parte non diversa da noi, poiché tutti siamo esseri umani.
La libertà, la vera libertà non è ergere muri di silenzio che feriscono, ma è dare a tutti l'opportunità di chiarirsi.
La libertà, la vera libertà non è fuggire alla ricerca di un qualcosa che mai troveremo se non saremo
stati capaci di costruire la pace dentro noi.
Ho visto gente viaggiare con la scusa del lavoro, ho visto gente viaggiare con la scusa di conoscere, ma ho visto tante persone perdersi nell'infelicità della loro mente e non fare il vero viaggio che li potesse portare ad una vera e profonda conoscenza di se stessi.
A volte ci costruiamo degli altri un'immagine che non è reale ed è quando apriamo gli occhi che vediamo la vera natura della mente della persone. Ci rendiamo conto che questa è ben diversa da quello che pensavamo fosse. Magari avevamo visto una luce lì dove non c'era affatto.
Chi è capace di costruire e portare avanti delle sane relazioni cerca di non ferire l'altro, di non trattare l'altro come se fosse una nullità.
La causa di tanto dolore nel mondo è la mente reattiva, ovvero quella mente che apparentemente è riflessiva ma che si chiude nelle sue convinzioni e nel suo ego e non ascolta alcuno e non si chiede se sta facendo del male agli altri oppure no.
Vorrei raccontare una storia che ho trovato molto interessante.
Un tempo c'erano dei luoghi che sembravano antichi, si entrava in quei luoghi e si percepiva una sorta di serenità, di pace e così la mente si placava ed iniziava a fare un viaggio ricco di scoperte e contenuti. Davanti ad uno di questi luoghi passava sempre una giovane persona attratta dall'odore di incenso e di tanti altri oggetti che c'erano. Voleva conoscere di più e capire quale persona abitava quel luogo. Così un giorno ebbe l'opportunità di vedere più da vicino la persona e poi di conoscerla. La persona che abitava quel luogo, non essendo più tanto giovane, aveva vissuto già alcune esperienze della vita e conosceva un po di più l'animo umano, rispetto a quella giovane.
Successe così che giorno dopo giorno si incontravano per chiacchierare e la persona giovane si confidava con quella meno giovane e a volte ascoltava anche. La persona anziana decise di prendersi cura di quella giovane per cercare di raccontarle sulla vita e di aprirle la mente. Un giorno la persona giovane aggiunse al suo karma altro karma, imbarcandosi in una situazione di vita che non seguiva proprio il dharma, ma si sa la mente com'è: vede una cosa e la vuole e poi la ritiene propria anche se non lo è. Comunque questo non ci interessa. La persona non più tanto giovane tentò di far capire a quella giovane che stava facendo qualcosa di non proprio corretto e quella giovane rispose che doveva dar retta solo alla propria coscienza di ciò che faceva ma non si limitò a dire solo questo. Scaraventò la sua forza contro la non più giovane, cercò di infangarla, di punirla e scappo via umiliandola in un modo che solo le persone molto egoiste danno fare.
La persona non più giovane rimase molto affranta come se fosse stata ferita da un'arma da fuoco ma cercò di mantenersi salda nei suoi principi di perdono e compassione.
Passò del tempo ed un giorno si rincontrarono, la giovane persona aveva perso delle opportunità importanti, certo ne aveva trovato delle altre ma un po diverse.
La persona meno giovane fu di nuovo sempre disponibile ogni volta che quella giovane la cercava per parlare e cercava di incoraggiarla sempre.
Trascorse un po di tempo ma, quando la mente non si trasforma e neanche le esperienze sono servite a trasformarla, è facile ritornare ai propri modi e comportamenti.
Così la giovane persona che, in fondo era ingrata, decise che la persona non più giovane non serviva più, anzi invadeva persino la sua vita preoccupandosi per lei. Ora aveva un lavoro e altre persone con cui condividere le sue idee. Così, in modo poco educato, iniziò ad abbandonare la persona non più giovane, anzi mise proprio un bel muro tra di loro.
Trascorse ancora del tempo, intanto la persona non più giovane aveva lasciato andare la persona giovane incontro al proprio destino e un giorno la vide piangere dietro a quel muro che lei stessa aveva messo....guardò, osservò e andò via, non era più disponibile a sprecare il sue tempo, le sue parole, i suoi insegnamenti per chi non li aveva voluti, per chi non aveva avuto rispetto e l'aveva considerata come una nullità . Comunicò alla persona giovane che, nel bene e male, avrebbe trovato maestri migliori e più all'altezza del suo ego...di una cosa però fu certa che non aveva e non avrebbe mai tradito i segreti confessategli dalla giovane persona e che non li aveva e non li avrebbe mai usati per nulla al mondo, perché nel gioco della manipolazione non è la persona saggia che manipola ma la persona scaltra che lo fa. Infatti la persona non più giovane si era resa conto che, nonostante tutta la sua esperienza, era stata sempre manipolata da quella giovane ma aveva deciso di non lasciare più che questo accadesse., perché il silenzio degli inconsapevoli manipola.
Per risolvere i rapporti karmici c'è bisogno di tutte le persone coinvolte, ma se questo non è possibile dobbiamo riprendere il nostro cammino e riprendere a volare alto.
Gli insulti, le ingiurie, il silenzio che ferisce, la mancanza di sensibilità, la manipolazione, la mancanza di gratitudine prima o poi sono frecce che ritorneranno a chi le ha scagliate.
La saggezza del lasciar andare è continuare a provare compassione ed amore per chi fa questo perché in fondo non ha realizzato la verità della sua esistenza e neanche è interessata a vederla.
Non esistono solo amori fatti di passioni perché le passioni si accendono e si spengono, esistono amori che non hanno nulla a che fare con amori di coppia o di sesso. Esiste l'amore di un figlio verso i propri genitori e di questi verso i figli, esiste l'amore di un maestro nei confronti del discepolo e di questo nei confronti del maestro, esiste l'amore per gli animali e per il luogo dove siamo, non a caso, nati, esiste l'amore per Dio e per il non giudicare gli altri. Esiste l'amore per gli amici e per un benessere più elevato dell'intero genere umano...ma, purtroppo, esistono le menti che vedono nei gesti di gentilezza ed altruismo solo basse intenzioni e questo, per quanto dispiacere vi faccia, cari lettori, non lo potrete trasformare. Ognuno di noi ha solo il potere di cambiare se stessa o se stesso, non deve e non può cambiare alcuno.
Allora, mi fu chiesto, se una persona dovesse comportarsi male nei tuoi confronti,dopo che tu le hai porto non solo una mano ma tante mani e alla fine ti ha girato le spalle perché devi provare compassione e perdonare ancora? Perché non alzi anche tu un muro, un muro spesso, più spesso del suo? "
Rimasi un po a riflettere e poi risposi " Non è saggio rispondere con occhio per occhio, dente per dente. Se tu pensi di aver lavorato abbastanza sul tuo ego, allora ciò che puoi fare è semplicemente lasciar andare e non farti coinvolgere più dal destino di quella persona, qualunque possa essere il suo destino. Puoi e devi continuare a coltivare solo compassione e perdono poiché coloro che si comportano male nei confronti degli altri hanno smarrito la via della vera saggezza e tu devi essere più nobile di loro e lasciar andare...solo lasciar andare, lasciare andare l'altro al suo destino......
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