FARE SPAZIO AL NUOVO-DIMORARE NELLA PRATICA SUL TAPPETINO E OLTRE IL TAPPETINO

 

 


 FARE SPAZIO AL NUOVO - DIMORARE NELLA PRATICA DEL TAPPETINO E OLTRE IL TAPPETINO

 UN NUOVO SEMINARIO DI YOGADHARMA CHE SI TERRA' IL 13 NOVEMBRE

 

Mattina 10,00-13,30

Fare spazio al nuovo
Il giardiniere coraggioso prima di affrontare l’impresa, come un eroe, rispecchia le sue paure sul palmo della mano (hasta abhaya mudra). Le nomina una ad una togliendo il potere che hanno sulla sua mente. Guardarsi dentro in uno stato di non fare con coraggio per dare spazio al nostro tempo interiore che è spazio creativo.
Jolanda Maggiora Vergano.
Pratica Yoga Ratna e riflessioni.

Pomeriggio 14,30-18,00 Dimorare nella pratica sul tappetino e oltre il tappetino

Il contatto con lo spazio delle pratiche per esplorare il senso del vuoto e del pieno yogico. L’etica di una pratica che non sia fine a se stessa ma che divenga un modo di comunicare con l’esterno.
Tecniche di purificazione, installazione, percezione e creazione nella ricerca dello yoga dal Raja al Tantra.
Adriana Crisci.
Pratica di Yoga sostenibile e meditazione, riflessioni.

 

  DESCRIZIONE DEL PROGETTO YOGADHARMA

Questo seminario  fa parte dei moduli  del progetto YogaDharma - Dallo yoga, filosofie, pratiche e riflessioni responsabili e sostenibili di cui condividiamo una breve descrizione: Nella società di oggi distratta, veloce, non presente all’azione significante, dove non si è vicini al senso dell’etica universale, rischiamo di perdere il contatto con il nostro spazio yogico, il nostro senso dello stare bene, sereni, la nostra presenza. Diventa urgente educarci ad osservare, coscientizzare la visione dello yoga per aprire nuove prospettive nella società. Un esercizio di ritorno al sé richiede il coraggio di guardarsi dentro in uno stato di non fare, per poter osservare la nostra vera natura. Nel corso dei secoli la figura del praticante, si è sviluppata e con molta probabilità, nel futuro, si trasformerà ancora, per sostenere e rispondere alla ricerca, sempre più importante e improrogabile, da parte degli individui e delle comunità, di maggiori  equilibri e scenari più sereni, necessari per affrontare un cambiamento globale. Con questo seminario continua la ricerca, il confronto, la condivisione verso un sentire che conduce all’esplorare gli spazi evolutivi dello yoga, ricercando nei suoi testi gli antichi insegnamenti e arrivando alla transilettarazione della sua filosofia. Tanti punti di domanda, piccole scintille per coltivare la presenza, la nostra aderenza alla natura più profonda, per collocarci nell’esistenza verso una sapienza dell’agire individuale che agevoli un progetto comune di responsabilità e sostenibilità.

Domenica 13 Novembre 2022

Per gli insegnanti di yoga iscritti alla YANI ( Yoga Associazione Nazionale Insegnanti) questo seminario è riconosciuto dalla YANI come corso di formazione continua.

COME ISCRIVERSI

Il seminario si  terrà online domenica 13 Novembre 2022.  

Com'è organizzato il webinar teorico e pratico

Si terrà su Zoom.  Qualche giorno prima gli iscritti riceveranno i codici per l’accesso.

ORARIO

Mattina 10-13.30  - Teoria, meditazione, pratica di yoga

Pomeriggio 14,30-18,00 - Teoria, pratica di yoga, meditazione, riflessioni

ISCRIZIONE E COSTO

La quota è di 30,00 euro per l'intero seminario e comprende anche l'iscrizione alla Shanti Sai asd.

PRENOTAZIONE

-Prenota il tuo posto confermando l'iscrizione e inviando copia del bonifico via email a  shantiyogapz@gmail.com

Effettua il versamento sull’IBAN   IT72T03268223000VR000069826

Intestato a Shanti Sai a.s.d. 
CAUSALE scrivere esattamente come indicato di seguito: Cognome Nome -  Causale Seminario FARE SPAZIO AL NUOVO

 - invia copia del bonifico e modulo di iscrizione a: shantiyogapz@gmail.com

- Ti confermeremo l'avvenuta ricezione del bonifico.





RECAPITI PER ULTERIORI INFORMAZIONI:

shantiyogapz@gmail.com 

 cellulare 3774264352


Adriana Crisci
Insegna yoga da 30 anni. Oltre all’Hatha yoga e al Raja yoga si è formata in psicologia dello yoga, nei Riti tibetani e nella Ancient tibetan techiniques buddho meditation. Ha lavorato per anni, come yogaterapeuta presso L'Azienda Ospedaliera San Carlo, nella scuola primaria e superiore, dove oltre ai corsi per alunni e insegnanti ha tenuto anche conferenze e seminari. Ha tenuto corsi, seminari e conferenze sullo yoga per varie associazioni anche nell'ambito della salute tra le quali Associazione Donne Medico, AVIS, Vivere Donna. Ha scritto vari articoli sullo yoga. Tra l'altro ha condotto seminari sullo yoga per il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Ha partecipato  a progetti e convegni sulla percezione e la costruzione dell'immagine e degli spazi per la tutela dell'ambiente tra le quali “L'approccio percettivo dello yoga al paesaggio interno ed esterno” e “ Lo Yoga e i giovani”. É stata intervistata in programmi radiofonici da emittenti nazionali, sul tema dello yoga e della meditazione e ha condotto anche programmi. Ideatrice per l’AVI di  una sezione web dedicata allo Yoga e alimentazione, su questo tema ha tenuto anche corsi e conferenze.  Ha scritto articoli sullo yoga per varie riviste, per citarne alcune Percorsi Yoga, Yoga Magazine, Dosca Ospedale San Carlo Milano, Expo Magazine, Il Lucano. Ha condotto lezioni a ampie platee in occasioni di manifestazioni molto conosciute sul territorio nazionale. Organizzatrice del Convegno Yoga e Salute per Matera Capitale della Cultura 2019, con intervista di RAI 3 . É stata coordinatrice YANI ( Yoga Associazione Nazionale Insegnanti) per Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia e in seguito membro del Consiglio Direttivo, della Commissione Comunicazione e della Commissione Conferenze.
 Oltre ad insegnare yoga è naturopata, floriterapeuta e ha conseguito varie specializzazioni nell'ambito delle terapie olistiche. Ha ideato il progetto Yoga Sostenibile.


Jolanda Maggiora Vergano
È docente fissa alla S.I.Y.R. Scuola di Formazione Insegnanti Yoga Ratna di Gabriella Cella
Insegnante Yoga Ratna e giornalista professionista (Sole24Ore-1987-2017). Incontra lo yoga più di trent’anni fa. Dopo varie esperienze con diversi metodi yoga: Sivananda Integral Yoga, Yoga di Eric Baret, metodo Bhole, a metà degli anni novanta conosce ed inizia a seguire Gabriella Cella e il suo metodo Yoga Ratna. Si diploma con Lei alla Scuola di formazione e perfezionamento per Insegnanti Yoga Ratna. Da allora condivide la propria ricerca ed esperienza del metodo Yoga Ratna con lezioni e workshop in Italia e all’estero. Al Policlinico di Modena ha avviato un programma sperimentale di rieducazione funzionale con Yoga-Hasta Mudra nei postumi post-chirurgici della mano. Conduce laboratori esperienziali per riscoprire la creatività femminile e per vivere meglio i cambiamenti e le trasformazioni femminili. Ha formato psicoterapeuti con programmi yoga di conoscenza del respiro e concentrazione e ha condotto formazioni yoga per migliorare la relazione d’aiuto di psicologi e operatori sociali. In ambito aziendale ha sviluppato “Think Yoga Ratna" – idee e progetti per vivere con consapevolezza”, con l’intento di diffondere yoga e meditazione nel sempre più difficile mondo del lavoro. È anche studiosa di Ayurveda e certificata in massaggio Thai-Yoga con il metodo Nuad-bo-Rarn.

RITROVARE IL PROPRIO EQUILIBRIO FEMMINILE




 Care lettrici, scrivo di quanto sia plausibile, dopo cocenti delusioni procurate da uomini di cui avevate fiducia, sentirvi come un arciere che vorrebbe, a causa magari di un'ingiustizia subita, scoccare una freccia che colpisca chi vi ha ferito. Tuttavia nessuna reazione può essere saggia se prima non ritrovate quell'equilibrio che qualcuno ha cercato di minare. E' difficile non reagire con rabbia agli uomini, che prima si erano mostrati cari  partner o cari amici o cari colleghi di lavoro o cari parenti o altro e poi vi hanno addolorate. Scommetto che il vostro desiderio è che provino la stessa sofferenza che hanno fatto provare a voi. Tuttavia vi ricordo che prima o poi la giustizia si manifesta sempre. A volte è necessario prima comprendere, nel mentre vi consiglio di continuare a fare ciò che vi fa stare bene e a tutelarvi. Tenete a mente che se siete donne di valore, sarete riconosciute solo da uomini di valore. In questo mondo un po narcisista, di falsa identificazione del Sè, bisogna agire, come lo yoga ci suggerisce, con krama, ovvero passo dopo passo, con gradualità, per elaborare le esperienze. Non penso che il detto chi di spada ferisce, di spada perisce sia ciò che si debba pensare ma piuttosto a quanta poca consapevolezza e nobiltà d'animo abbia chi si comporta male con una donna. Racconto un episodio banale ma che fa capire come ci sia bisogno di educare tutti alla gentilezza. Mi trovavo in una stazione, avevo bisogno di un oggetto per il mio viaggio, sono entrata in un negozio, quando sono arrivata alla cassa per pagare, un signore che era certamente entrato dopo di me, mi ha assalita dicendo che dovevo aspettare il mio turno, ebbene il mio turno era prima del suo!!! Presa dal mio solito moto che agisce quando vedo delle ingiustizie e mancanza di gentilezza, gli ho detto " Peccato che i cavalli siano rimasti oramai senza cavalieri!". Le donne, per gli uomini maschilisti che si illudono di conoscere l'animo femminile fin nei meandri più profondi, devono essere sempre disponibili,  compiacenti, oggetto e soggetto pronte a soddisfare i loro più reconditi desideri di uomini che raramente si chiedono se quello che pretendono sia equivalente a quanto sanno offrire.  Mi chiedo se questa categoria di uomini sappia i sentimenti come siano fatti. Saltellano e scavano di buca in buca, insoddisfatti, incapaci di andare in profondità e per questo non trovano mai quello che cercano. Non prendetemi per femminista, sono semplicemente femminile e convinta che la femminilità vada apprezzata e mai deprezzata. La mia riflessione è che la gentilezza maschile  verrà sempre ricordata da una donna, la scortesia anche ma alla fine sono davvero quegli uomini che chiedono ad una donna solo di ricevere da lei e sono incapaci di dare, quegli uomini che vogliono solo possedere che potrebbero  farla sentire una vera donna? Oppure valorizzare una donna significa tante altre cose? Significa per esempio essere veri gentiluomini, avere la capacità di dialogare, non manipolare col fine di riempire i propri vuoti esistenziali. Quando verrà il tempo in cui la forza di noi donne, la shakti,  si potrà manifestare come essere umano che, in quanto tale ha lo stesso diritto di espressione, di ricevere gentilezza, di provare delle emozioni, di manifestare se stesse senza essere considerate sempre dei trofei da collezionare? Le mie  riflessioni nascono dalle confidenze di quelle persone che mi parlano delle loro sofferenze. Se avete incontrato un cavaliere senza cavallo ma che credeva di esser tale, in cerca di conferme circa la propria mascolinità, prima o poi arriverete ad un bivio e dovrete decidere se sottomettere la vostra dignità di persona  speciale, pechè ognuno donna o uomo che sia è speciale, oppure infilarvi dentro a una relazione tossica che sia sentimentale, amichevole, lavorativa o di altra natura. Sono una persona profondamente altruista e penso che in ognuno ci sia la scintilla della vera consapevolezza e che prima o poi tutti arriveremo a sperimentarla. Tuttavia penso anche che chiedersi quale sia il valore che si da alla propria vita sia necessario per arrivare a rispettare noi stesse e a chiedere rispetto. In conclusione datevi sempre la possibilità di essere voi a scoccare la vostra freccia nella direzione che non vi faccia soffrire ma che vi porti verso la gioia. Non pretendete di cambiare le persone che non vi danno la considerazione che meritate e che non vi chiedono scusa se vi hanno ferite o che continuano a trattarvi male. Fate lo sforzo di cambiare la direzione della vostra vita perchè, in  questi casi, non potete sacrificarla per la vita di chi non da valore alla vostra. Cogliete ogni esperienza come un'opportunità che può migliorare la vostra capacità di saper discriminare e crescere. Certamente ci saranno per voi contesti dove la vostra femminilità, la vostra intelligenza, la vostra sensualità, insomma le vostre qualità saranno di certo meglio apprezzate da altre persone.  Un gentiluomo non si riconosce solo dai modi galanti ma, in particolar modo, dalla sua capacità di rispettare una donna, di saperla valorizzare, di  comprenderla, di ascoltarla e di non violare la sua femminilità. Certamente non è facile andare via da relazioni tossiche e manipolative ma desiderare la felicità per se stesse è un diritto alla quale ogni donna deve anelare per amare se stessa e salvaguardare la propria vita.