Comunque vadano le cose e comunque gli altri si comportano con noi, se vogliamo davvero contribuire a migliorare il mondo e dare un senso alla nostra vita, dobbiamo cercare sempre di operare per il bene, anche se qualcuno può comportarsi male e ferirci profondamente.
La vita umana è un dono prezioso e quando noi la viviamo con una prospettiva troppo egoistica come possiamo aspettarci che il bene operi per noi?
E' importante frequentare le giuste persone, persone che siano più elevate di noi e che ci facciano
comprendere come tutto può sempre trovare, attraverso la sincerità e l'amore altruistico, una risoluzione positiva.
La nostra mente grossolana pensa che rimarremo qui in eterno e ci attacchiamo ad alcune persone o oggetti, mentre gli altri li rifiutiamo e arriviamo persino ad odiarli.
Tutto ciò che pensiamo degli altri è solo una grande illusione della nostra mente, poiché non siamo liberi di pensare veramente. Lo saremmo se la nostra mente fosse libera da tanta spazzatura inutile.
Alcune persone hanno un concetto molto astratto della libertà, pensano di essere libere ma sono prigioniere dei loro modi di fare e dei veleni che inquinano le loro menti.
Alla fine non provano mai soddisfazione in niente, provano qualche beneficio nei viaggi che fanno, ma non colgono ciò che c'è dietro un viaggio e sopratutto sono molto lontane dal capire che tutti i conflitti che hanno con le altre persone debbono cercare di risolverli in questa vita poiché è l'ultimo respiro quello che , alla fine, conterà.
Il problema è che sono poche le persone che vanno oltre l'apparenza e che condividono discorsi spirituali, premetto che la spiritualità non ha nulla a che fare con la religione.
La religione che è fatta da uomini e spesso ci chiude in concetti che creano divisione, la spiritualità, al contrario, ci apre alla condivisione.
Un po di tempo fa qualcuno mi chiese se si può continuare ad operare per il bene di chi ci ha ferito. Una persona che ferisce l'altra, che non è gentile con un'altra, che è chiusa nel proprio egoismo, nelle proprie idee e nei propri preconcetti, non si può dire certo che è una persona libera e come potrebbe essere la sua mente libera se vede negli altri quello che non c'è?
Per rispondere alla domanda: è necessario sempre perdonare, il perdono non è acconsentire, accogliere un comportamento palesemente poco etico dell'altro nei nostri confronti, ma se noi non perdoniamo continueremo ad essere coinvolti nella sua vita, ad essere legati.
Perdonare significa perdere l'odio e il risentimento per il danno subito, significa divenire noi esseri liberi e non essere complici dell'azione scorretta dell'altro.
Ci sono persone che, anche se sono state perdonate continuano a comportarsi male, ma questo non deve riguardarci perché pur credendo di essere delle persone libere in realtà non lo sono.
Certamente abbiamo una libertà di scelta e fra queste non ci deve mai essere da parte nostra l'imposizione di voler per forza aiutare l'altro se questi non gradisce il nostro aiuto.
Noi, se siamo davvero delle persone libere, dobbiamo continuare ad operare, senza ego, per il bene anche se gli altri vedono il male nei nostri gesti, ma questa è solo una proiezione della loro mente.
Veniamo in questa vita per risolvere i conflitti, non sempre riusciamo a risolverli, nonostante la nostra buona volontà, perché se la mente dell'altro è chiusa a qualsiasi tipo di dialogo, allora noi, pur continuando ad operare per il bene di tutti, dobbiamo lasciar perdere.....
Operare per il bene degli altri senza aspettarsi nulla in cambio è una cosa molto, molto, molto difficile poiché l'ego si gonfia anche dei successi, ma sempre ego è. L'ego ci fa credere che se siamo buoni siamo migliori degli altri, non è così, assolutamente. Diveniamo esseri migliori e non in relazione agli altri ma per il nostro percorso evolutivo quando ci comportiamo bene amando tutti, promuovendo la verità e la non violenza e questo lo dobbiamo fare innanzitutto per il nostro bene. Infatti è nella natura dell'essere umano non essere un animale.
In genere tendiamo a fuggire da coloro che ci fanno notare i nostri difetti e ci piace frequentare chi non è veritiero con noi, tuttavia la prima persona opera per il bene della nostra evoluzione incitandoci a migliorare, la seconda ci manipola.
Il bene degli altri è ciò che ci può rendere persone migliori anche se a pochi interessa essere migliori.
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