RITROVARE IL PROPRIO EQUILIBRIO FEMMINILE




 Care lettrici, scrivo di quanto sia plausibile, dopo cocenti delusioni procurate da uomini di cui avevate fiducia, sentirvi come un arciere che vorrebbe, a causa magari di un'ingiustizia subita, scoccare una freccia che colpisca chi vi ha ferito. Tuttavia nessuna reazione può essere saggia se prima non ritrovate quell'equilibrio che qualcuno ha cercato di minare. E' difficile non reagire con rabbia agli uomini, che prima si erano mostrati cari  partner o cari amici o cari colleghi di lavoro o cari parenti o altro e poi vi hanno addolorate. Scommetto che il vostro desiderio è che provino la stessa sofferenza che hanno fatto provare a voi. Tuttavia vi ricordo che prima o poi la giustizia si manifesta sempre. A volte è necessario prima comprendere, nel mentre vi consiglio di continuare a fare ciò che vi fa stare bene e a tutelarvi. Tenete a mente che se siete donne di valore, sarete riconosciute solo da uomini di valore. In questo mondo un po narcisista, di falsa identificazione del Sè, bisogna agire, come lo yoga ci suggerisce, con krama, ovvero passo dopo passo, con gradualità, per elaborare le esperienze. Non penso che il detto chi di spada ferisce, di spada perisce sia ciò che si debba pensare ma piuttosto a quanta poca consapevolezza e nobiltà d'animo abbia chi si comporta male con una donna. Racconto un episodio banale ma che fa capire come ci sia bisogno di educare tutti alla gentilezza. Mi trovavo in una stazione, avevo bisogno di un oggetto per il mio viaggio, sono entrata in un negozio, quando sono arrivata alla cassa per pagare, un signore che era certamente entrato dopo di me, mi ha assalita dicendo che dovevo aspettare il mio turno, ebbene il mio turno era prima del suo!!! Presa dal mio solito moto che agisce quando vedo delle ingiustizie e mancanza di gentilezza, gli ho detto " Peccato che i cavalli siano rimasti oramai senza cavalieri!". Le donne, per gli uomini maschilisti che si illudono di conoscere l'animo femminile fin nei meandri più profondi, devono essere sempre disponibili,  compiacenti, oggetto e soggetto pronte a soddisfare i loro più reconditi desideri di uomini che raramente si chiedono se quello che pretendono sia equivalente a quanto sanno offrire.  Mi chiedo se questa categoria di uomini sappia i sentimenti come siano fatti. Saltellano e scavano di buca in buca, insoddisfatti, incapaci di andare in profondità e per questo non trovano mai quello che cercano. Non prendetemi per femminista, sono semplicemente femminile e convinta che la femminilità vada apprezzata e mai deprezzata. La mia riflessione è che la gentilezza maschile  verrà sempre ricordata da una donna, la scortesia anche ma alla fine sono davvero quegli uomini che chiedono ad una donna solo di ricevere da lei e sono incapaci di dare, quegli uomini che vogliono solo possedere che potrebbero  farla sentire una vera donna? Oppure valorizzare una donna significa tante altre cose? Significa per esempio essere veri gentiluomini, avere la capacità di dialogare, non manipolare col fine di riempire i propri vuoti esistenziali. Quando verrà il tempo in cui la forza di noi donne, la shakti,  si potrà manifestare come essere umano che, in quanto tale ha lo stesso diritto di espressione, di ricevere gentilezza, di provare delle emozioni, di manifestare se stesse senza essere considerate sempre dei trofei da collezionare? Le mie  riflessioni nascono dalle confidenze di quelle persone che mi parlano delle loro sofferenze. Se avete incontrato un cavaliere senza cavallo ma che credeva di esser tale, in cerca di conferme circa la propria mascolinità, prima o poi arriverete ad un bivio e dovrete decidere se sottomettere la vostra dignità di persona  speciale, pechè ognuno donna o uomo che sia è speciale, oppure infilarvi dentro a una relazione tossica che sia sentimentale, amichevole, lavorativa o di altra natura. Sono una persona profondamente altruista e penso che in ognuno ci sia la scintilla della vera consapevolezza e che prima o poi tutti arriveremo a sperimentarla. Tuttavia penso anche che chiedersi quale sia il valore che si da alla propria vita sia necessario per arrivare a rispettare noi stesse e a chiedere rispetto. In conclusione datevi sempre la possibilità di essere voi a scoccare la vostra freccia nella direzione che non vi faccia soffrire ma che vi porti verso la gioia. Non pretendete di cambiare le persone che non vi danno la considerazione che meritate e che non vi chiedono scusa se vi hanno ferite o che continuano a trattarvi male. Fate lo sforzo di cambiare la direzione della vostra vita perchè, in  questi casi, non potete sacrificarla per la vita di chi non da valore alla vostra. Cogliete ogni esperienza come un'opportunità che può migliorare la vostra capacità di saper discriminare e crescere. Certamente ci saranno per voi contesti dove la vostra femminilità, la vostra intelligenza, la vostra sensualità, insomma le vostre qualità saranno di certo meglio apprezzate da altre persone.  Un gentiluomo non si riconosce solo dai modi galanti ma, in particolar modo, dalla sua capacità di rispettare una donna, di saperla valorizzare, di  comprenderla, di ascoltarla e di non violare la sua femminilità. Certamente non è facile andare via da relazioni tossiche e manipolative ma desiderare la felicità per se stesse è un diritto alla quale ogni donna deve anelare per amare se stessa e salvaguardare la propria vita.

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