Nelle assolate e colorate giornate indiane, il suono ritmato della scopa di saggina, abilmente utilizzata dalle donne indiane, risuona nelle mie orecchie e mi ricorda come il ricevuto e prezioso dono della vita non può essere sprecato. Un dono che è stato offerto con amore affinchè non dimenticassimo Chi ce lo ha dato. Ma spesso questo dono viene poggiato su una mensola e con pigrizia lasciato nell'indifferenza mentre il tempo lo impolvera. Un dono va curato, va osservato, compreso e utilizzato altrimenti perderà del suo senso e del proprio valore. Un dono è una scoperta di noi e dell'altro che ha inteso, in qualche modo unire le nostre reciproche vite o risvegliare i ricordi insiti nella eternità dei percorsi delle vite. Le persone si incontrano, si osservano, si annusano e poi si scontrano come in un'arena in cui gli ego, come gladiatori, combattono per la propria sopravvivenza, non capendo che per sopravvivere non è necessario che uno dei due venga sottomesso dall'altro ma che solo il superamento dei conflitti e degli ego porterà a trovare il punto di incontro, dove c'è la possibilità per ognuno di trasformarsi e crescere. La rabbia crea innanzitutto danno a se stessi mentre l'amore fa si che la vita si apra e si liberi di tutte le storture che la rendono grigia e non colorata. La pratica più frequente anche se non sempre profondamente compresa dello yoga sono gli asana, ovvero allocare il proprio corpo in una posizione stabile e confortevole, come Patanjali ha scritto: sthira sukham asanam. Questa indicazione agevola la mente ad acquisire una certa elasticità nelle sue visioni e quindi ad attuare il suo processo educativo mentre si mantiene senza sforzo il corpo in stabilità. Ci riporta al fatto che negli affanni quotidiani che svolgiamo nel tempo che scorre incessante, noi dobbiamo trovare il tempo, nello stesso tempo, per spazzare via da noi, con sankalpa, ovvero con la forza di volontà tutto ciò che ci impedisce di andare verso la felicità e quel tutto ciò non è all'esterno di noi ma all'interno di noi. Il come si vivono le situazioni della vita è per ognuno differente e dipende dal percorso di evoluzione personale, dalle conoscenze acquiste, dalle nostre possibilità, dall'impegno che mettiamo nel riscoprire noi stessi e la nostra vita. Si perchè la vita va riscoperta! E' un libro le cui pagine possiamo decidere di aprire e sfogliare con attenzione, con svogliatezza oppure pensare che non sia utile leggerle e sprecare così un'altra occasione. Il sorghum vulgare è una pianta che si erge sottile, conosciuta meglio come sorgo o saggina e il suo significato è nutrimento. Possiamo riempire di acqua un bicchiere già pieno? Possiamo mangiare altro cibo se il nostro stomaco è già pieno? Allora cosa è il nutrimento? Il nutrimento è ciò che può nutrire, dopo aver spazzato via ciò che ci intossica (i pensieri disturbanti- gli attaccamenti inutili- le rigidità di alcuni schemi pensanti e le false illusioni), la forza per far emergere dalla profondità del nostro essere ciò che serve per condurre una vita più creativa. E' elaborare e concatenare il susseguirsi degli eventi nel percorso delle vite, è vivere con consapevolezza il viaggio da un punto di origine per ritornare a quello stesso punto con una rinnovata e migliore consapevolezza della realtà. Attraversare le illusioni che governano le vite fino ad arrivare a vedere i nostri volti nelle trasparenze delle acque che finalmente sono diventate limpide grazie al continuo spazzare da noi ciò che non ci serve. Questo è il più grande insegnamento che non solo ci hanno lasciato i grandi saggi e gli yoghi realizzati di tutte le epoche e culture ma che possiamo ricercare dentro di noi. Spazzare, spazzare fino a che dentro di noi non si riveleranno quei sentimenti eterni che ci faranno sentire donne e uomini di valore, perché la vita di ognuno di noi non ha il valore che gli altri le danno ma il valore che noi le diamo. Ogni vita è davvero speciale e vale la pena non sprecarne il tempo ma viverla con pienezza, sperimentando, gioiendo, amando e rialzandosi, con determinazione e forza quando cadiamo o altri cercano di buttarci giù. Le oscillazioni, gli alti e bassi sono inclusi nel pacchetto e ogni volta che avremo imparato a saltare un ostacolo potremo saltarne uno più alto ancora. Chi offende e viola la vita altrui è perchè ha già violato la propria e l'ha offesa non comprendendone il valore e la preziosità. Dare valore al meraviglioso miracolo della vita che ogni giorno si rinnova è lo stupore più grande che possiamo provare. Il meravigliarci e sorprenderci ogni giorno per le cose belle ma anche brutte questa è l'esperienza della vita. Il dono è un'opportunità che abbiamo ricevuto per ringraziare Chi ce lo ha dato. La vita è scalare le montagne delle prove che dovremo affrontare e il segreto è cercare di guardare il meno possibile in basso ma procedere con lo sguardo puntato verso l'alto alla meta finale che è quella a cui tutti gli esseri anelano: la felicità che si prova quando si arriva alla realizzazione di Sè.
Adriana Crisci
Orianna Bacchilega
RispondiEliminaGrazie mille cara
Luciana Morelli
RispondiEliminaL India rimarrà per sempre nella mente e nel cuore ❤
Gra
RispondiEliminaAngela Cavaleri
RispondiEliminaGrazie, condivido tutto
Wilma Manassero
RispondiEliminaNon si può dimenticare!!!
Rosanna Tallone
RispondiEliminaPreziose parole le tue !!!
SirLuigi Fucciolo
RispondiElimina.....e' un rito! e' anche pulizia della casa!......
ArteSalva L'Apolide
RispondiEliminaBellisso articolo
L’ho letto ora con calma e in una posizione comoda! Bellissimo articolo in cui ritrovo molto di me stessa. Grazie Adriana
RispondiElimina