ESERCIZIO SUL PERDONO

Eccomi qui,
per continuare il discorso di ieri sul perdono. Perdonare è donare e liberarsi di quelle emozioni negative e distruttive quali possono essere la rabbia, l'odio, il risentimento. Se ci sentiamo feriti dalle azioni di qualcuno, vuol dire che quel qualcuno è stato uno strumento dell'Universo, per indurci a lavorare sui nostri attaccamenti. Il più grande attaccamento è quello al nostro ego che ci porta subito a chiederci :" Perchè proprio a me? Cosa ho fatto per meritarmi ciò?". Per iniziare il percorso del perdono è necessario essere, prima di ogni cosa, onesti con noi stessi e quindi valutare quali sono stati i nostri comportamenti in un determinato contesto. Che cosa abbiamo pensato, detto e quali sono stati i nostri agiti. Alcuni li conosciamo, ma ci sono quelli che appartengono alla nostra storia remota, dei quali, in questa vita non abbiamo ricordo. Chiunque sia la persona che vi ha procurato sofferenza, non è importante, quello che conta è la lezione che è venuta a portarvi, perchè il suo contenuto sarà quello che vi spingerà a crescere, se vorrete crescere. Dopo questa analisi, senza crearvi dei sensi di colpa, lì dove verificate esserci dei vostri errori, iniziate ad inviare pensieri di luce all'altro. Dopo qualche giorno inizierete a sentire un sollievo e sarete pronti per scrivere una lettera. Potete prendervi tutto il tempo per scriverla, per aggiungerci nuove frasi, per leggerla e rileggerla. Questa lettera non sarà necessario spedirla, magari  l'altro non può essere pronto per capirla o potrebbe non essere interessato affatto a confrontarsi con voi. Pensate alla vostra crescita, l'Universo registra ogni cosa, poichè tutti siamo collegati, in qualche modo tra di noi. Cosa scrivere nella lettera? Tutto quello che sentire di fare dal profondo del vostro cuore. Ecco un esempio, solo indicativo, che non deve essere per voi, in alcun modo condizionante, è solo un esempio.

"Cara, Caro
è passato tanto tempo da quanto è successo. In verità avrei voluto scriverti già da molto tempo, ma non ero pronto /pronta. Il dolore era troppo forte e la mia mente era centrata talmente tanto sulla sofferenza che non riuscivo a vedere oltre. Ho ripensato spesso a quanto è accaduto e sinceramente mi chiedo come sia stato possibile, qual'è stata la forza che ha irretito a tal punto la tua mente da farti fare delle azioni contro di me così forti. Ora non ha più importanza per me! Ho spesso pensato alla confusione che ha potuto abitare nella tua mente, perchè se non ci fosse stata confusione, desiderio e altre emozioni contrastanti, non saresti stato/a spinto/a a ferirmi. Le parole hanno un potere enorme e possono ferire più di un pugnale, con la differenza che le parole scavano dei solchi più profondi. Qualsiasi cosa io abbia detto o fatto nei tuoi confronti, ti chiedo perdono e nel contempo ti perdono e mi perdono............... Potete poi continuare la lettera come più vi piace. Per quindici giorni prendetela in mano, ogni giorno, rileggetela ed aggiungeteci quello che che sentite, poi affidatela al fuoco.....Vi assicuro che vi sentirete più liberi.

Al vostro servizio
Adriana Crisci

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