IL NATALE

Eccomi qui dopo del tempo...non passato invano. Infatti l'Universo mi ha messo in condizioni di aprire un centro di yoga e discipline olistiche dal nome SHANTI SAI. Tutto si è svolto in maniera semplice, senza attaccamento al progetto, solo al servizio dello yoga e delle terapie naturali. Il mondo si divide tra concezioni diverse e spesso queste creano degli scontri. Ma chi è che si scontra in questo gioco terreno? E' l'identificazione con la propria singolarità. Si, è vero, siamo tutti degli individui che hanno una propria personalità, una struttura, un carattere, delle doti, tuttavia tutto quanto noi siamo, si è potuto formare grazie  ad altri esseri con i quali abbiamo interagito. Esempio: genitori, fratelli, sorelle, amici, insegnanti, compagni e compagne, animali, piante etc. Quindi si può dire che non siamo singoli individui a se stanti, poiché ognuno di noi si è costruito grazie alle impressioni che, come le immagini su di uno schermo, sono scorse nelle nostra mente. Queste immagini sono state cocreate grazie agli scambi, di qualsiasi natura e genere, avuti con altri esseri. Anche l'osservazione, che per pochi istanti, abbiamo praticato di un tramonto, ha lasciato una sensazione dentro di noi e così si capisce come tutto sia registrato in una parte di noi che non riusciamo a vedere, ma che è sempre presente e, in qualche modo determina le nostre tendenze. Ci illudiamo di fuggire o sfuggire, ma le lezioni che la vita ci ha proposto, per il nostro bene, quelle che non abbiamo apprese, ci verranno ripetute, al fine di impararle. Veniamo in questa dimensione per modificare ciò che non abbiamo modificato, per apprendere quanto non abbiamo appreso, per continuare a salire i gradini della scala chiamata evoluzione e dobbiamo fare attenzione a non fare dei capitomboli in giù, poiché rischieremmo di farci molto male. In qualsiasi scuola, se non impari vieni rimandato, ti viene dato del tempo per apprendere meglio, tuttavia, se proprio non ti applichi, finirà che verrai bocciato e sarai costretto a studiare nuovamente, non solo la lezione che non hai capito, ma anche le altre materie. Ritengo che il Natale sia un giorno importante sempre, non bisogna aspettare il 25 Dicembre per festeggiarlo e ricordarsi che tutti dovremmo divenire migliori e rispettarci. Natale può essere un qualsiasi momento dell'anno, anzi della vita ed è quando rinasci ad una nuova consapevolezza, quando riscopri le tue qualità, quando metti a disposizione degli altri i tuoi talenti, quando arrivi a illuminarti, come una lampadina, e a pensare che non agisci solo per convenienza o per coltivarti il tuo piccolo orticello e poi chi se ne f..... Natale è quando impari a perdonare e ad amare il tuo nemico così come ami i tuoi amici, perché, in fondo, se qualcuno ti odia, se qualcuno ti ferisce, se qualcuno ti  tratta come se fossi una nullità, se qualcuno non ti rispetta, non sei tu la persona più debole. La forza non è attaccare gli altri e fuggire, illudendosi così di scrollarsi di dosso le proprie responsabilità, la forza è resiste ai colpi e ai contraccolpi, essere umili come una canna di bambù che si flette quando arriva la tempesta e sembra che così sia debole, in realtà la sua umiltà l'ha resa saggia e sa che la tempesta passerà e quando tutto sarà finito si alzerà e continuerà a vivere BENE la sua vita. Al contrario le piante più rigide, quelle che rappresentano le persone molto radicate nel proprio ego negativo, quelle non avranno l'umiltà di flettersi all'arrivo della tempesta ed è per questo che verranno spezzate. Il contadino, quando semina un seme, sa che frutto vorrà raccogliere. Prepara il terreno, lo ara, lo coltiva con amorevole cura e poi aspetta che il seme germogli e cresca, dando il frutto che potrà assaporare. Il Natale è l'opportunità di arare il campo del cuore, che spesso è divenuto arido, di seminare il seme dell'amore, di un amore autentico e altruistico, di avere il proposito di coltivare questo amore, di uscire fuori dalle rigidità, spesso dettate dalle proprie ferite irrisolte, di innaffiare con l'acqua della compassione per noi e per gli altri, di divenire flessibili aprendosi alla vita e di donare i frutti.......non trattenerli per se. Il Natale è un periodo di perdono e riconciliazione.......Tutto questo può avvenire in un qualsiasi momento della nostra vita ed è quando avvengono i cambiamenti, quando impariamo, quando ci preoccupiamo di seguire il dharma e di rispettare tutti gli esseri viventi che allora possiamo dire che stiamo vivendo il Natale.
AUGURO A TUTTI UN FELICE NATALE!
Con amore
Adriana Crisci

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