LA SAGGEZZA


Vorrei avere la saggezza che hanno gli alberi. Si lasciano potare e poi rinascono. La saggezza della pazienza e dell'attesa. Vorrei essere come le acque di un lago e lasciare che gli altri possano riflettersi ed essere liberi di manifestarsi per quello che sono, senza la paura di essere osservati o giudicati.
Vorrei riconoscere in ogni uomo, donna, bambino, anziano, animale o pianta l'impronta di Dio e così servirli, con la consapevolezza di stare servendo la stessa scintilla divina che abita in ogni cuore. Vorrei saper perdonare e dimenticare e capire che le azioni degli altri non sono le mie azioni. Vorrei continuare a coltivare la speranza che arriverà il giorno in cui i conflitti, le guerre, gli odi, i soprusi finiranno e tutti gli uomini si abbracceranno. Vorrei capire se ho ferito qualcuno ed avere l'umiltà ed il coraggio di chiedere scusa. Vorrei entrare ed uscire dalla vita degli altri in punta di piedi per evitare che la mia presenza possa apparire come ingombrante.
In un consulto di floriterapia di poche ora fa, una persona, piangendo, mi ha chiesto perché quando le relazioni si chiudono non viene data la possibilità di riaprirle in maniera diversa. Ho riflettuto un po e mi è venuto spontaneo rispondere che l'Universo tende sempre all'equilibrio e che se è nostro desiderio ritrovare qualcuno lo ritroveremo.
Poi mi ha fatto un'altra domanda : " Perché chi si comporta bene soffre di più, invece chi vive la vita con leggerezza e senza preoccuparsi per l'altro, cambia continuamente situazioni senza problemi, mentre io soffro? ".
Allora le ho spiegato che è come se avessimo un libretto  in banca.  Le persone che si comportano male e stanno bene, sfruttano ancora il deposito delle loro azioni positive, ma quando il loro credito sarà terminato ed andranno in rosso, allora rimarranno i depositi delle azioni che hanno causato sofferenza agli altri e per altri intendo dire qualsiasi essere vivente. Il nostro dovere è quello di comportarci sempre bene, anche se gli altri si comportano male con noi.
L'anno scorso qualcuno mi tacciò di buonismo. La mi risposta fu che noi dobbiamo sempre perdonare ed farci un'autoanalisi, solo se l'altro dovesse nuovamente comportarsi male con noi, allora possiamo non perdonare.
La comprensione della vita non è facile, per questo ognuno è maestro di se stesso.
Tuttavia quando incontri il Maestro, Egli ti può aprire le porte di una nuova consapevolezza ed è come se rinascessi.
Ringrazio il mio Guru Sathya Sai Baba per essermi stata sempre accanto e per i Suoi insegnamenti. Direi che l'esperienza più importante della mia vita è stata proprio l'incontro con Lui.

Adriana

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