LO SPAZIO DEL CUORE



Il percorso dal duale al non duale nello yoga per raggiungere il risveglio dell’essenza più profonda. Lo yoga come pratica di trasformazione e consapevolezza che non cerca di controllare la perfetta esecuzione esteriore delle pratiche ma di farne esperienza, per0 ricercare l’equilibrio del dare e ricevere, la connessione, l’unione nella pratica.

Anahata e dintorni
Affidarsi allo spazio del cuore, coltivare la ragione del cuore per non essere soggetti separati, per non allontanarci dal nostro compito di comprendere e tenere insieme le diversità. C’è una fiamma che brilla nel cuore, Hridaya Jvala, chiede ascolto. Lo spazio del cuore è materia sottile, leggera come un soffio, intangibile e potente.

Riflessioni e Pratica Yoga Ratna
con Jolanda Maggiora Vergano

Hridaya Nivāsinī
Essere testimoni consapevoli nelle pratiche dello yoga. Percepire il corpo come sofisticato strumento che permette di esprimere, grazie alle sue vibrazioni, la propria esistenza nel mondo. Portare la consapevolezza degli aspetti più sacri dello Hatha Yoga nei gesti quotidiani, dissolvendo grazie alla sua pratica i limiti del corpo. Raggiungere, continuando ad essere allievi, Hridaya il cuore della pratica per scoprire ed unirsi con Nivāsinī la parte più speciale e amichevole dell’essere umano.

Teoria e pratiche
con Adriana Crisci

 

Data 29 settembre ore 10:00-13:30 /14:30-19:00

 

  • Condotto da

    Adriana Crisci e Jolanda Maggiora Vergano

    Online live su piattaforma Zoom

    Contributo partecipazione 50,00 euro

    Istruzioni 

    Effettua il bonifico sull’IBAN IE02SFSN99037053224740  Intestato a Shanti Sai

    CAUSALE scrivere esattamente come indicato di seguito: Cognome Nome  Iscrizione  Lo spazio del cuore

    Per info e iscrizione contatti  

     Telefono 377 4264352

    E-mail adrianacrisci4@gmail.com

    shantiyogapz@gmail.com

    Il corso è stato riconosciuto dalla YANI ( Yoga Associazione Nazionale Insegnanti) anche come Corso di formazione continua.

    Sarà rilasciato un attestato di partecipazione

Adriana Crisci
Insegna yoga e meditazione da circa 30 anni. Oltre all’Hatha yoga e al Raja yoga si è formata in psicologia dello yoga, nei Riti tibetani e nella Ancient tibetan techiniques buddho meditation. Ha lavorato per anni, come yogaterapeuta presso L'Azienda Ospedaliera San Carlo, nella scuola primaria e superiore, dove oltre ai corsi per alunni e insegnanti ha tenuto anche conferenze e seminari. Ha tenuto corsi, seminari e conferenze sullo yoga per varie associazioni anche nell'ambito della salute tra le quali Associazione Donne Medico, AVIS, Vivere Donna. Ha scritto vari articoli sullo yoga. Tra l'altro ha condotto lezioni sullo yoga per il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Ha partecipato, a progetti e convegni sullo yoga in relazione alla percezione e la costruzione dell'immagine e degli spazi per la tutela dell'ambiente. Ha condotto programmi radiofonici sullo yoga e la meditazione . Ha scritto articoli sullo yoga per varie riviste. Ha condotto lezioni e tenuto conferenze sullo yoga ad ampie platee. É stata coordinatrice, membro del Consiglio Direttivo, della Commissione Comunicazione e della Commissione Conferenze della YANI.
 Oltre ad insegnare yoga e meditazione è Naturopata, Floriterapeuta, Master  Reiki e ha conseguito varie specializzazioni nell'ambito delle terapie olistiche. Ha ideato il progetto Yoga Sostenibile.

Jolanda Maggiora Vergano
È docente fissa alla S.I.Y.R. Scuola di Formazione Insegnanti Yoga Ratna di Gabriella Cella
Insegnante Yoga Ratna e giornalista professionista (Sole24Ore-1987-2017). Incontra lo yoga più di trent’anni fa. Dopo varie esperienze con diversi metodi yoga: Sivananda Integral Yoga, Yoga di Eric Baret, metodo Bhole, a metà degli anni novanta conosce ed inizia a seguire Gabriella Cella e il suo metodo Yoga Ratna. Si diploma con Lei alla Scuola di formazione e perfezionamento per Insegnanti Yoga Ratna. Da allora condivide la propria ricerca ed esperienza del metodo Yoga Ratna con lezioni e workshop in Italia e all’estero. Al Policlinico di Modena ha avviato un programma sperimentale di rieducazione funzionale con Yoga-Hasta Mudra nei postumi post-chirurgici della mano. Conduce laboratori esperienziali per riscoprire la creatività femminile e per vivere meglio i cambiamenti e le trasformazioni femminili. Ha formato psicoterapeuti con programmi yoga di conoscenza del respiro e concentrazione e ha condotto formazioni yoga per migliorare la relazione d’aiuto di psicologi e operatori sociali. In ambito aziendale ha sviluppato “Think Yoga Ratna" – idee e progetti per vivere con consapevolezza”, con l’intento di diffondere yoga e meditazione nel sempre più difficile mondo del lavoro. È anche studiosa di Ayurveda e certificata in massaggio Thai-Yoga con il metodo Nuad-bo-Rarn.

 

IL VALORE DI UNA VITA

 

Non ho mai usato programmi per ritoccare le mie fotografie. Ho sempre cercato di cogliere l'attimo fuggente per dare valore a qualcosa che accade nel presente dello scatto fotografico e poi passa e non ritornerà più, se non nei ricordi che emergono ogni volta che osservo le immagini.  Questa foto mi ha insegnato che impareremo a dare valore alle vite quando capiremo come sia importante dare valore ad ogni singola vita. Ogni esistenza è uno scrigno di preziose esperienze determinate da caratteristiche personali e speciali che non possono conformarsi alla volontà di pochi nel mondo. Quando impareremo che ogni vita è straordinaria e  piena di interessanti sfumature saremo in grado di ricreare quell'armonia di colori che rende speciale l'intera umanità. Una vita non può essere sprecata, non può essere violata, non può essere derubata o spezzata perchè  ha un valore così prezioso che chi pensa di valutarla con dei pesi e delle misure o svalutarla è uno che dovrebbe riflettere se sta dando valore alla propria di vita. Ahimsa, la non violenza è il primo passo, la prima pratica che lo yoga ci suggerisce perchè essa è la base di tutto senza la quale nulla può continuare ad esistere con contentezza. Un'altra delle pratiche dello yoga è Svadhyaya ovvero sfogliare le pagine della nostra personale esistenza interiore per conoscere e comprendere tutte le sfumature delle nostre caratteristiche personali, i colori delle nostre emozioni, dei nostri sentimenti, delle nostre qualità ma anche dei nostri difetti. Spesso pretendiamo che siano gli altri a capirci, dimenticando che solo la profonda conoscenza di se stessi può portare in quel luogo tranquillo, dentro di noi, dove non solo siamo interconessi con tutte le complesse sfaccettature della nostra personalità ma anche con tutto ciò che è al di fuori di noi.  Dobbiamo afferrare  quanto sia importante dare valore ad una vita per arrivare a dare valore a tutte le forme di vita.  Spesso sento parlare di diritti ma poco di doveri. Il dovere ha a che fare con  l'habere ovvero l'avere. Quando dirigiamo la nostra attenzione  verso una vita, possiamo comprendere che essa ha il diritto di vivere con rispetto, a pretendere il rispetto di chi non esercita il dovere di avere rispetto per la vita, di chi non ha capito il senso della vita. Educare a vivere una vita e a dare valore ad ogni vita, penso che sia il compito più importante che famiglie, scuole, società e cultura debbano portare avanti oggi. Non basta insegnare ad un bimbo come mangiare o camminare, non basta  istruire i giovani su come usare la tecnologia, è necessario trasmettere che la tua vita, la sua vita, la mia vita, che una vita  E' UNA VITA e quindi ha il diritto e il dovere di poter manifestare le sue capacità, la sua bellezza senza paura di essere ignorata, disprezzata, odiata, spezzata. Ognuno di noi è una forza vitale che può piacere o meno agli altri ma non siamo numeri, siamo persone che hanno il diritto di vivere e il dovere di far vivere gli altri. E' l'aver dimenticato che ogni persona rappresenta una vita il cui romanzo è pregno di storia, di storie, di emozioni, di pensieri, di gioie e sofferenze, di intelligenza, di qualità, di vissuti, che crea le problematiche attuali nel mondo. Una vita è un romanzo nel quale, man mano che l'esistenza si srotola davanti, i capitoli vengono scritti ma tocca a tutti noi far si che essi siano pieni di tolleranza, solidarietà e fratellanza.  Una vita è uno stato evolutivo personale, molto intricato ed intrigante, che ha il diritto di progredire in tutta la sua complessità e manifestarsi nel mondo. Essa è una presenza in continuo mutamento nella sua soggettiva e diretta espressione. Una delle feste indiane che mi ricorda quanto ogni vita sia colorata e bella da festeggiare è Holi. Per la ricorrenza si festeggiano la primavera e la vittoria di ciò che che è buono su ciò che è disumano. Simbolicamente si brucia tutto ciò che non va affinchè si possa rinascere, ripartire con nuove prospettive e celebrare la bellezza dei colori dell'amore, promuovendo un modo di amare che, dando valore a una vita, possa valorizzare tutte le vite. Svadhyaya, il praticare  la osservazione profonda di se stessi che dona la conoscenza e la comprensione di ciò che ognuno di noi realmente è, porta a trasformare dentro di noi tutti quei sentimenti quali gelosia, invidia, odio, possesso che oltre a non consentire di dare valore alle vite altrui, ci precludono di avere una visione di quanto sia bella la vera natura della nostra vita.  Il fango cerca di ricoprire lo splendore del fiore di loto ma la bellezza della sua reale natura, incurante del fango,emergerà e sarà comunque visibile. Superare i momenti di sconforto quando qualcuno svaluta la nostra esistenza è un dovere e un diritto per ognuno di noi perchè nessuno può chiedere a un altro di sacrificare la propria vita per il gusto di possederla o annientarla. Non sprechiamo tempo nel voler imporre le nostre idee agli altri per cercare di trasformarli ma impieghiamo il nostro tempo a  trasformare noi stessi, questa è la via per evitare i conflitti e la sofferenza che ne deriva.  La rappacificazione è la forza che ogni essere umano dovrebbe ricercare. Tuttavia ci vuole altrettanta forza nel deporre la volontà di possesso, di prevaricazione, di violazione delle vite altrui e superare quella illusione che porta a credere che tanto le vite non contano, non hanno importanza e che per alcuni sono solo cifre da monetizzare. Il primo passo per rappacificare i nostri conflitti interiori è ricordarsi che tutto passa e quindi anche noi passeremo, allora tanto vale camminare in questo mondo abbandonando, per sempre, tutto ciò che crea la divisione. Una vita fa parte di tante altre vite senza le quali anche noi non potremmo esistere e dovremmo sforzarci di capire che i cuori di tutti noi battono per amare e non per odiarsi. Il presupposto per condividere e diffondere la pace è innanzitutto rappacificarsi con se stessi e iniziare  a praticare tutti quei modi gentili, sorridenti, umili e amorevoli atti a rendere felice anche una singola vita. Dovremmo praticare sempre quella giusta attenzione verso l'altro affinchè possa sentire l'importanza che ha in questo mondo. Se non abbiamo tempo è meglio dedicargli poco tempo ma guardarlo negli occhi quando ci parla, mostrandogli così la giusta attenzione, piuttosto che trascorrere molto tempo in sua compagnia mentre la nostra attenzione è intenta sul cellulare a scorrere pagine virtuali e lontane da noi. Se saremo in grado di dare valore a ogni singola vita allora saremo in grado di dare valore a tutte le vite ovunque siano e i conflitti non avranno più alcun senso di esistere. 

    Adriana Crisci







Dhyana la visione yogica della meditazione



 
Lo yoga è un complesso di pratiche e tecniche il cui fine è condurre il praticante ad acquisire una graduale libertà dai condizionamenti dell’esperienza secolare. La visione che lo yoga ha della meditazione è importante perché Dhyana è un substrato silente della filosofia e dell’agire dello yoga stesso. Scopo del corso è approfondire cosa è la meditazione e il suo scopo nel percorso dello yoga. Acuni insegnanti ci hanno chiesto di riaprire le iscrizioni al corso e lo abbiamo fatto.

Dhyana la visione yogica della meditazione-Programma

  1. Approfondire il significato di Dhyana la meditazione nello yoga.
  2. Come arrivare alla pratica di Dhyana la meditazione. Didattica, teoria e pratica partendo dalle basi.
  3. L’importanza della meditazione e i suoi effetti sul corpo, la mente, le emozioni.
  4. Le diverse tipologie di meditazione nelle varie tradizioni dello yoga.
  5. La meditazione e le sue tecniche orientali e occidentali.
  6. La meditazione come strumento per osservare e sviluppare il carattere e l’indole dell’individuo.
  7. Come meditare, didattica e istruzioni e pratiche.
  8. La postura per preparare le pratiche di meditazione.
  9. Come costruire una sequenza per arrivare a Dhyana.
  10. Gli ostacoli nel percorso e nelle pratiche di meditazione, come riconoscerli e superarli.
  11. Come proporre ed inserire la meditazione nelle lezioni di yoga. 
 In ogni lezione ci una una parte dedicata alla teoria e un'altra alle pratiche di yoga e meditazione.

Date

  • 26 Maggio  ore 10:30-13:00 / 15:00-17.30  GIA' EFFETTUATA E' PREVISTA UNA LEZIONE DI RECUPERO.

  • 30 Giugno ore 10:30-13:00 / 15:00-17.30
  • 8 Settembre ore 10:30-13:00 / 15:00-17.30
  • 27 Ottobre ore 10:30-13:00 / 15:00-17.30

Contributo di partecipazione 

Dalla seconda lezione 150,00 €  con la possibilità di rateizzare il contributo di partecipazione in 3 rate da 50 euro cadauna. Per chi invece volesse fare tutte e quattro le lezioni è prevista una lezione di recupero della prima lezione e il costo rimane  di 200,00 euro, con la possibilità di rateizzare il contributo di partecipazione in 4 rate da 50 euro cadauna. Nel contributo è compresa già la quota di iscrizione all'Associazione.

PRENOTAZIONE E ISCRIZIONE

-Prenota il tuo posto confermando l'iscrizione via email  e inviando foto bonifico a  shantiyogapz@gmail.com. Appena riceveremo la mail ti verrà inviata ricevuta fiscale. Se sei in possesso di partita iva e codice univoco puoi richiedere anche la fattura inviandoci tutti i dati.

Effettua il bonifico sull’IBAN IE02SFSN99037053224740  Intestato a Shanti Sai

CAUSALE scrivere esattamente come indicato di seguito: Cognome Nome  Iscrizione Corso 

Dhyana la visione yogica della meditazione.

Per maggiori informazioni contattare il 3774264352

Com'è organizzato il webinar teorico e pratico

Si terrà su Zoom.  Qualche giorno prima gli iscritti riceveranno i codici per l’accesso.

Ti confermeremo l'avvenuta iscrizione.

A conclusione del corso verrà rilasciato l'attestato di partecipazione.


Per gli insegnanti di yoga iscritti alla YANI ( Yoga Associazione Nazionale Insegnanti) questo corso è stato riconosciuto dalla YANI come  Corso di formazione continua per Insegnanti di  Yoga.

 

 IL CORSO SARA' CONDOTTO DALL'INSEGNANTE ADRIANA CRISCI

 CURRICULUM SINTETICO-Oltre all’Hatha yoga e al Raja yoga si è formata in psicologia dello yoga, nei Riti tibetani e nella Ancient tibetan buddho meditation. Ha lavorato per anni, come yogaterapeuta presso ospedali e nella scuola primaria e superiore, dove oltre ai corsi per alunni e insegnanti ha tenuto anche conferenze e seminari. Ha tenuto corsi, seminari e conferenze sullo yoga per varie associazioni anche nell'ambito della salute tra le quali Associazione Donne Medico, AVIS, Vivere Donna. Ha scritto vari articoli sullo yoga. Tra l'altro ha condotto lezioni sullo yoga per il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Ha lavorato, per associazioni ambientaliste, a progetti su come lo yoga possa essere di aiuto nelle tematiche in relazione alla percezione e la costruzione dell'immagine e degli spazi per la tutela dell'ambiente. Ha condotto programmi radiofonici sullo yoga e la meditazione, condotto lezioni e tenute conferenze sullo yoga ad ampie platee. É stata coordinatrice, membro del Consiglio Direttivo, della Commissione Comunicazione e della Commissione Conferenze della YANI.
 Oltre ad insegnare yoga è naturopata, floriterapeuta e ha conseguito varie specializzazioni nell'ambito delle terapie olistiche. Ha ideato il progetto Yoga Sostenibile e scrive articoli sul blog Yoga Sostenibile.

 



DHARANA YOGA SADHANA


 

 

DHARANA YOGA SADHANA  

DESCRIZIONE:

Dharana il sesto passo visto nel complesso delle sue pratiche per percorrere gli spazi più profondi dello yoga. Nel seminario approfondiremo le varie sfaccettature e l’importanza della concentrazione nella filosofia e nelle pratiche fisiche e interiori dello yoga. Vedremo come valorizzare il focus e svilupparlo con Abhyasa e Vairagya, costanza, determinazione, distacco e osservazione nel presente della pratica. Esamineremo le varie pratiche di dharana, la loro particolare funzione, come utilizzarle e proporle agli allievi. Un corso teorico e pratico.

INFORMAZIONI SUL WEBINAR

Luogo di svolgimento: ONLINE

Data:  Domenica 17 Marzo 2024

PROGRAMMA:

ore 9,30-13:30 teoria e pratica yoga
ore 13:30-15:00 pausa
ore 15:00-
18,30 teoria e pratiche di yoga dharana

PRENOTAZIONE E ISCRIZIONE

Il seminario è aperto a tutti i praticanti yoga.

-Prenota il tuo posto confermando l'iscrizione via email  e inviando foto bonifico a  shantiyogapz@gmail.com

Effettua il versamento sull’IBAN IE02SFSN99037053224740 - si raccomanda di inserire anche le lettere IE 

Intestato a  Associazione Shanti Sai

CAUSALE scrivere esattamente come indicato di seguito: Cognome Nome -  Contributo volontario per  Dharana Yoga Sadhana

Per maggiori informazioni contattare il 3774264352

Com'è organizzato il webinar teorico e pratico

Si terrà su Zoom.  Qualche giorno prima gli iscritti riceveranno i codici per l’accesso.

ISCRIZIONE E COSTO
Il contributo di partecipazione è comprensivo della quota di iscrizione all'associazione.

Il contributo per la partecipazione è di 40,00 euro

PRENOTAZIONE
-Prenota il tuo posto confermando l'iscrizione e inviando copia del bonifico via email a  shantiyogapz@gmail.com

- Ti confermeremo l'avvenuta ricezione del bonifico.




Per gli insegnanti di yoga iscritti alla YANI ( Yoga Associazione Nazionale Insegnanti) questo corso è stato riconosciuto dalla YANI come  Corso di formazione continua per Insegnanti di  Yoga.

RECAPITI PER ULTERIORI INFORMAZIONI:

shantiyogapz@gmail.com 

cellulare 3774264352







 CURRICULUM  SINTETICO DI ADRIANA CRISCI

Oltre all’Hatha yoga e al Raja yoga si è formata in psicologia dello yoga, nei Riti tibetani e nella Ancient tibetan buddho meditation. Ha lavorato per anni, come yogaterapeuta presso ospedali e nella scuola primaria e superiore, dove oltre ai corsi per alunni e insegnanti ha tenuto anche conferenze e seminari. Ha tenuto corsi, seminari e conferenze sullo yoga per varie associazioni anche nell'ambito della salute tra le quali Associazione Donne Medico, AVIS, Vivere Donna. Ha scritto vari articoli sullo yoga. Tra l'altro ha condotto lezioni sullo yoga per il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Ha lavorato, per associazioni ambientaliste, a progetti su come lo yoga possa essere di aiuto nelle tematiche in relazione alla percezione e la costruzione dell'immagine e degli spazi per la tutela dell'ambiente. Ha condotto programmi radiofonici sullo yoga e la meditazione, condotto lezioni e tenute conferenze sullo yoga ad ampie platee. É stata coordinatrice, membro del Consiglio Direttivo, della Commissione Comunicazione e della Commissione Conferenze della YANI.
 Oltre ad insegnare yoga è naturopata, floriterapeuta e ha conseguito varie specializzazioni nell'ambito delle terapie olistiche. Ha ideato il progetto Yoga Sostenibile e scrive articoli sul blog Yoga Sostenibile.

LA GENTILEZZA CAMBIERA' IL MONDO


 

Si parla dell'educare i ragazzi e le ragazze a condurre sani rapporti, consentitemi di esporre la mia modesta opinione che potrebbe lasciare il tempo che trova. Penso che se vogliamo trasformare davvero il mondo bisognerebbe che tutti noi esseri umani andassimo a scuola di gentilezza, iniziando così a comportarci con umanità.  La gentilezza è un'attitudine già presente in noi sin da bambini e il compito degli adulti è quello di educare, cioè educere, portare fuori, questa meravigliosa qualità che c'è dentro ognuno. Questo non è possibile che lo faccia solo la scuola. Cosa dire di quanto accade nei dibattiti televisivi o sul web dove spesso le proprie opinioni vengono espresse con  impeto e arroganza e quindi con una modalità di interlocuzione che è già, a prescindere, divisiva? La gentilezza è ciò che gli antichi yogi suggerivano come pratica in yama e niyama, perchè lo yoga non è un mero esercizio fisico ma un percorso atto a risvegliare nell'uomo quei valori che sono innati. Preferisco dare  sempre un valore alle parole e vorrei condividere con voi il significato del temine gentilis che i romani utilizzavano  per identificare la famiglia allargata, uno dei fondamenti dello stato romano, che denotava un prendersi cura non solo di tutti i parenti ma anche di altre persone che erano al di fuori del proprio stretto nucleo familiare e che non ha nulla a che fare con significato attuale di famiglia allargata.  Esopo scriveva "Per quanto piccolo, nessun atto di gentilezza è sprecato.” Ma cosa è la gentilezza e chi può e deve insegnarla ai bambini e ai giovani? Gentilezza è mostrarsi disponibili verso gli altri, usare toni e parole amorevoli, rispettare l'altro per ciò che è e ciò che fa, essere disponibili all'ascolto e al dialogo e in particolar modo parlare e agire con educazione e rispetto nei confronti degli altri e anche di se stessi. Educare non significa il come si fa, questo rientra nell'istruire che è differente dall'educazione. L'istruzione da delle indicazioni mentre l'educazione fa prendere consapevolezza che la vita  umana ha un valore. Faccio un esempio, posso essere istruita  su come ottenere qualcosa che desidero ma quali siano i sentimenti ottimali per usare i mezzi per ottenerlo, questa è educazione che va a braccietto con la gentilezza. Ho insegnato yoga in quella che oggi viene chiamata scuola primaria, a distanza di anni sono stata fermata dai bambini che avevano frequentato le mie lezioni in prima ed erano diventati adolescenti. Mi hanno chiesto " Maestra oggi con noi ci sono dei nostri amici che non  hanno frequentato le tue lezioni ma noi abbiamo trasmesso loro, così come tu ci avevi insegnato, come fare per andare in quel luogo di pace e gentilezza, dentro di noi, che tu ci avevi insegnato a raggiungere, possono mostrartelo?" Condivido con voi la mia commozione quando ho visto quegli adolescenti sedersi, con naturalezza, in mezzo a una piazza, entrare in meditazione mostrando tranquillità e gentilezza. Gli adulti hanno la resposanbilità di incoraggiare i giovani, con l'esempio, a portare fuori  tutte le qualità non violente che  aspettano solo di essere scoperte. Penso che la rivoluzione del futuro sarà essere fighi non se si ha tutto il corpo tatuato ma se, con uno aspetto semplice e ordinato saremo capaci di mostrarci garbati e gentili. Ci sono leggi, emendamenti, regolamenti, istruzioni per imporre alle persone di essere gentili? La mia riflessione è che l'esempio di come essere donne e uomini cortesi, quello varrà più delle lezioni verbali impartite sia dentro che fuori le scuole, e credetemi oggi tutti abbiamo bisogno di ricevere e dare gentilezza.  Parlare di meno e mostrare gesti meno violenti forse all'inizio non funzionerà ma  difficilmente un atto gentile, una persona garbata verranno dimenticati. Offrire un fiore a una donna, mostrare un fiore a un bambino, donare un fiore e un sorriso a un anziano solo,  piantare e prendersi cura dei fiori nelle città piene di smog e grigiore vale più di mille parole, perchè la gentilezza è il lingaggio dei gesti. Trovo che uno dei fiori che simboleggi meglio la gentilezza, sia per la forma che per il soave odore, sia il gelsomino, il cui produmo adoro. Infine consentitemi di dire che la forza di un maschio non si mostra con gesti impetuosi o  prepotenti ma nell'essere galante verso una donna, perchè una donna va sempre curata e tutelata e mai ferita o la sua vita violata.  Essere gentili significa essere cortesi, amabili, disponibili, galanti, mostrare attenzione e premura verso gli altri e soprattutto  ripetersi sempre " Voglio avere un animo nobile". Nobile deriva da gnoscere, ovvero conoscere le proprie qualità e non lasciarle inutilizzate. Per cambiare il mondo non dobbiamo aspettare che fiumi di inutili parole continuino a scorrere ma dobbiamo iniziare a prenderci cura con gesti gentili di esso e di tutto ciò che lo abita,. Ciò renderà questa nostra grande dimora più bella e vivibile. Domani ovunque ci troviamo facciamo un gesto gentile, condividiamo ciò che abbiamo, guardiamo gli altri mentre ci parlano, pronunciamo grazie, scusa, mostriamo riconoscenza, siamo disponibili, cediamo il nostro posto sul tram o sulla metro, siamo meno critici verso gli altri e noi stessi, ascoltiamo, apprezziamo gli altri, mostriamo rispetto e condivisione, sorridiamo di più, cerchiamo di inquinare di meno il mondo.  Un gesto gentile atto a riconoscere la preziosità della vita altrui avrà il valore di parole che scopriremo sarà inutile pronunciare.Infine voglio dire che la gentilezza veraa può sgorgare solo da un cuore amorevole e per arrivare a scoprire quanto amore c'è nei nostri cuori dobbiamo fare un lavoro,quasi certosino, di trasformazione di noi stessi.