"I miei errori sono tanti e sono grandi ma lo sbaglio più grande è incolpare gli altri per le mie sofferenze e far si che una mia piccola ed errata abitudine tralasciata, diventi un arbusto incolto e selvatico, con spine che pungono e lasciano segni profondi, non solo negli altri, ma sopratutto in me.
Ho compreso che il primo passo per far si che la mia vita abbia una svolta positiva è riconoscere che, nelle mie modalità di viverla, c'è qualcuna errata, come persa e che mi fa perdere.
Ammettere un errore è il primo passo per diventare cosciente che nella mia mente c'è un pensiero, tra i tanti pensieri, che erra, che si è come perso e che quindi mi condiziona, facendo si che la mia vita diventi da esso condizionata.
Il mio ego mi dice che non sbaglio, perché ammettere un errore sarebbe come dire che sto fallendo in qualche aspetto della mia vita, ma facendo così metto le basi per un sicuro e totale fallimento. Quando sbaglio non sono io che sbaglio ma è la mia mente che vede un qualcosa che realmente non c'è e così reagisce e passa al contrattacco...magari a volte, semplicemente, non capisce perché è chiusa nei suoi schemi condizionati e condizionanti......
Ammetto di aver sbagliato tante volte ma l'errore più grande è quello di non aver riconosciuto e di non aver chiesto scusa ed è così che quella che era una goccia è diventato un oceano che mi ha imprigionato e condizionato nel vivere la mia vita".
Tutti vorremmo cancellare degli errori o un errore in particolar modo, ci sono errori riparabili ed alcuni che sembrano quasi irreparabili. A volta non si possono cancellare, ma possiamo trasformarci e divenire differenti da quella persona che l'ha commesso.
L'errore è come smarrire la strada vera ed iniziare così ad errare senza una meta precisa uno scopo, un'equilibrio, una centratura.
Indubbiamente chiamiamo errori quelle parole o quelle azioni che hanno causato sofferenza nella nostra vita o nella vita degli altri. Se analizziamo in profondità notiamo che abbiamo sbagliato perché non conoscevamo o ancora perché provavamo una sorta di repulsione verso qualcosa o qualcuno.
Si può riparare ad un errore?
Certamente si, come direbbe una persona di mia conoscenza.
Il segreto è correggersi, questo non significa punirsi o colpevolizzarsi, semplicemente vuol dire modificare una nostra attitudine mentale che determina particolari modi di pensare e di agire.
Analizzare cosa ci fa comportare in una maniera poco corretta o rispettosa degli altri.
Gli errori probabilmente non si cancellano ma possiamo riscrivere delle soluzioni dopo aver fatto un percorso di crescita.
" Riconosco i miei errori. Ho preso consapevolezza che per quanto io possa mentire a me stessa/o o agli altri, non posso mentire a quello spazio dove tutto viene registrato come in un archivio e che è lo spazio che tutto contiene ovvero l'Universo.
Posso mentire a me, agli altri, ma non posso mentire a Dio e se anche non riconoscessi Dio, ogni volta che mi chiamo Io ne ammetto, inconsapevolmente l'esistenza.
Ho deciso di analizzare, senza colpevolizzarmi, la mia vita ed osservare, come un semplice spettatore, una sorta di testimone, gli episodi della mia vita passata ed attuale per notare in cosa sbaglio.
Questo è un atteggiamento di apertura che mi porterà a chiedere scusa alle persone e alle cose che ho in qualche maniera offeso nella loro dignità, nel loro nucleo più profondo.
Se non avessi occasione o modo di farlo allora immaginerò la persona davanti a me e le parlerò come se fosse presente e cercherò una riconciliazione.
Siamo esseri fatti per l'unione, alla ricerca di una perenne riunificazione ed è la divisione che ci fa stare male.
Innanzitutto chiederò scusa a tutte quelle parti di me e a quegli aspetti della mia vita che ho trascurato o violato e poi chiederò scusa a chiunque io abbia potuto ferire in maniera consapevole o inconsapevole."
L'umiltà è quella che i grandi saggi ci hanno sempre insegnato...parlare poco e lavorare di più con una maggiore consapevolezza. La consapevolezza si costruisce piano piano quando comprendiamo le esperienze vissute...è questo che ci pota a crescere sempre e che ci fa costruire una vita più appagante e felice.
Buon lavoro
Adriana Crisci
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