ALLA RICERCA DELLA FELICITA'

Il Tempo è un grande autore. Trova sempre il finale giusto. Charlie Chaplin
 
 
 
Felice giorno a tutti!  Ho ricevuto feedback che mi invitano a continuare a scrivere le mie riflessioni. Grazie mille per lo sprone e soprattutto perchè è bello attuare una condivisione che ci porta all'uguaglianza e fuori da  contesti dove ogni parola che dici è soppesata, controllata e giudicata. Che dire: respirare la libertà è un antidoto all'infelicità! Oggi vorrei parlare di un qualcosa a cui tutti gli esseri viventi anelano: raggiungere uno stato in cui si è felici. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, da me conosciuta durante i miei studi di naturopata, per la salute è dannoso sia un eccesso di infelicità che un eccesso di felicità. Mi è sempre piaciuto avere una visione culturale del mondo, molto allargata e poco condizionata. Questo mi ha portata a scoprire come i modi di interpretare le cose possono essere differenti, a seconda dei contesti culturali dove siamo cresciuti e anche all'interno dei luoghi o delle nazioni, ma ho socperto che, in fondo, i meccanismi del pensiero degli esseri umani è uguale ovunque stiano vivendo. Un altro modo per interpretare il concetto su riportato è quello che i nostri antichi avi romani dicevano medio stat virtus ovvero la virtù sta nel mezzo. Questo per indicare che l'equilibrio sta nel mezzo e che bisogna trovare il giusto peso delle cose. Quando gli accadimenti ci travolgono ci portano giù e desideriamo che il tempo scorra veloce, che qualcuno medichi celermente le nostre ferite, in modo da poter uscire, il prima possibile, da uno stato di dolore e disagio. In quel momento, la prima cosa che faccio è ripetere a me stessa che non posso avere la lucidità mentale per una visione corretta dell'accadimento che mi ha ferito perchè ci sono le emozioni che mi condizionano e allora devo avere la pazienza che il tempo crei le giuste distanze tra la situazione e me. Ma cosa si può fare in questo lasso di tempo? Abbiamo varie possibilità, tra le quali entrare nel ruolo della vittima e quindi stare al gioco di chi si è comportato male con noi oppure praticare tutte le nostre conoscenze per attuare una guarigione più rapida. In questo senso, ecco il mio personale protocollo: scegliere una canzone che contenga parole significative e cantarla a squarciagola con musica a palla. Funziona, credetemi!!!!  Oltre a cantare, anche se mi prendo in giro per la mia voce stonata, essendo anche floriterapeuta mi avvalgo dell'aiuto dei Fiori di Bach e inoltre inizio a praticare le posizioni yoga di equilibrio, la meditazione e antiche e poco conosciute tecniche dello yoga e poi ,mentre cammino, ripeto dentro di me che comprenderò il senso di tutto quello che mi succede .....prima o poi. In questo modo cerco di non alimentare le vṛtti, ovvero quei pensieri che lo yoga definisce vortici circolari  e ripetitivi che paiono non avere mai  un inizio e una fine e che ci allontanano dalla nostra  ricerca della felicità. Un'ottima combinazione di fiori di Bach da assumere è quella di White Chestunt, Star of Bethelehem e Walnut. Il primo fiore ci aiuta a spezzare il pensiero ripetitivo, il secondo a  superare il trauma e il terzo ad andare verso il cambiamento. Le mie care amiche di liceo mi ricordano che uno dei miei motti era " il tempo passa e gli eventi pure" . Infatti, che dire! Il tempo ci allontana dalle situazioni, ma prendiamoci del tempo per trovare le risposte che ci vengono richieste. Il distacco è molto differente dalla fuga. Il distacco è ciò che nel tempo, grazie all'aiuto e alla messa in pratica del nostro sapere, ci porta ad avere la chiarezza delle situazioni portandoci a capire che alla fine tutto succede sempre e comunque per il nostro bene, anche quando gli altri possono avere comportamenti non etici nei nostri confronti e credetemi di persone poco etiche, anche in ambiti meno sospettabili, se ne incontrano. La felicità è l'intervallo che intercorre tra tempi opposti che non ci rendono felici, per questo la sua ricerca è importante......... Infine ultimo consiglio, per ritrovare un certo grado di serenità, ripetere, come se fosse un sottofondo nella nostra mente,  l'antichissimo mantra Lokaskema che recita così Lokah Samastah Sukhino Bhavantu augurando così a tutti gli esseri, ovunque si trovino, di vivere felici e liberi, perchè la libertà è quanto di più prezioso possa esistere. Infine, se credete che sia inutile praticare questi consigli, non rimane che una scelta, immaginare di dire all'altra persona ciò che vogliamo dirle ma senza perdere il nostro aplomb, dopo tutto nulla è per sempre, le persone vanno e vengono nelle nostre vite e noi nelle loro e prima o poi tutto passa...................


 


 

 



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